Ribò alla scoperta della stagionalità di frutta e verdura

Fin dagli inizi della storia, la natura grazie a due variabili fondamentali quali acqua e temperatura, ha scandito il ritmo della disponibilità della frutta e della verdura: ogni periodo dell’anno è tipico per un particolare clima e per particolari prodotti vegetali che in quella stagione acquisiscono le migliori caratteristiche dal punto di vista dell’aspetto, del sapore e nutrizionale. Sembra, inoltre, che proprio il ritmo delle stagioni corrisponda meglio alle esigenze dell’organismo in quel particolare periodo dell’anno (ad esempio d’estate abbiamo bisogno di più liquidi e infatti la natura ci regala frutta e verdura molto ricca di acqua e sali minerali come l’anguria).
In tempi non molto lontani, l’alimentazione dell’uomo era strettamente legata a ciò che la stagione offriva e la scelta degli alimenti era inevitabilmente condizionata dalla naturale disponibilità di un prodotto anziché di un altro.

Ad esempio, i carciofi e gli agrumi erano presenti in inverno, le fragole e gli asparagi in primavera, le mele e i cachi in autunno, le pesche e le albicocche in estate.

Come alcuni animali d’inverno vanno in letargo, così la maggior parte delle piante, al termine dell’autunno perde le foglie ed inizia una fase in cui tutte le funzioni vegetative sono rallentate per affrontare meglio il freddo invernale e le gelate. Ma non è così per tutti: gli agrumi, ad esempio, tipiche piante dei climi miti anche d’inverno, sono sempreverdi quindi non perdono le foglie e fruttificano dando arance,limoni, mandarini, ecc. Con la primavera si assiste al risveglio di tutta la natura: da marzo cominciano a formarsi le gemme che poi sbocciano a primavera inoltrata, in bellissime fioriture con fiori profumati e colorati. I primi frutti e ortaggi si raccolgono tra maggio e giugno e poi così per tutti i mesi successivi: iniziano le fragole, le ciliegie e insalate di tutti i tipi, rucola, carote, ravanelli, cipolle, sedano, prezzemolo, piselli. Poi con l’avvicinarsi dell’estate arrivano pesche, susine, albicocche,lamponi, mirtilli, zucchine e basilico.
All’inizio dell’estate ecco le prime mele e pere che continueranno a essere per tutto l’autunno. Poi ancora, pomodori, peperoni, melanzane, cetrioli, fagioli e patate; ad agosto e settembre si trovano
meloni, fichi, nocciole, uva, zucche, finocchi, spinaci, sedano, barbabietole, coste ed erbette.

Nei mesi di ottobre e novembre maturano i classici frutti autunnali: kiwi, cachi, castagne, noci. Anche l’ulivo dà in questo periodo i suoi frutti: le olive da cui ottenere l’olio. Alcuni ortaggi, anche senza l’ausilio di serre, crescono tutto l’anno: le piante appartenenti alla famiglia dei cavoli come il cappuccio, la verza, il broccolo e il cavolino di Bruxelles, etc… trovano nell’inverno il loro clima ideale per crescere, anche se la primavera e l’estate sono sempre le stagioni che offrono di più.

Per concludere, non farti ingannare dal fatto che al supermercato si trovano gli stessi prodotti tutto l’anno! Impara la stagionalità della frutta e della verdura e scegli sempre prodotti di stagione.

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