Il progetto sulla trasformazione degli scarti alimentari in biometano è andato avanti e anche quest’anno, puntuali, sono arrivati i dati. Da una partnership Camst Hera è nato il progetto di economia circolare che trasforma gli avanzi dei tre Centri Pasto di Ribò, la ristorazione scolastica del Comune di Bologna, in biometano. La trasformazione avviene presso l'impianto del Gruppo Hera di S. Agata Bolognese. La raccolta invece avviene due volte a settimana, in quantitativi che variano, nei Centri Pasto Ribò.
Il biometano è un combustibile green al 100%, rinnovabile e il processo di produzione è meno impattante a livello ambientale rispetto alla produzione del metano di derivazione fossile. Dalla suddetta lavorazione, oltre al biometano, si ottiene anche del compost ricco di proprietà adatto per essere utilizzato in orti e giardini. 
Un circolo virtuoso che ha portato la stima annua di produzione di biometano a 15.428 metri cubi, sommando la produzione di tutti i tre centri pasto. La stima viene fatta rilevando per un mese gli scarti in tutti i centri pasto, la quantità totale dello scarto viene suddivisa per 52 settimane e il risultato viene ridotto del 20% per via del periodo di esigua apertura delle scuole di giugno e le chiusure di luglio e agosto. Interessante è la stima di CO2 risparmiato grazie alla produzione di biometano che, rispetto alla produzione di carburante di origine fossile, si attesta sulle 30 tonnellate. Un altro dato invece ci indica che per avere lo stesso risparmio di CO2 servirebbero 301 alberi di medio fusto secondo una ricerca del CNR svolta 2012.

Con questo progetto, Camst ed Hera contribuiscono:
- alla realizzazione di 2 obiettivi dell’Agenda ONU 2030;
- alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, principale responsabile dell’effetto serra e quindi del cambiamento climatico. 

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