Il menu ideale? Tagliatelle al ragù, polpettone di carni bianche e patate al forno. Il meno apprezzato? Primi e secondi piatti a base di pesce, verdure o legumi. Così rispondono i bambini delle scuole primarie di Bologna, gestite da RiBò, all’indagine realizzata da Last Minute Market per conto del Tavolo di Educazione Alimentare del Comune di Bologna. Un quadro che se da un lato conferma la tradizionale predilezione per la “pastasciutta”, con conseguente scarso appeal per minestre e zuppe, dall’altro ribadisce la scarsa simpatia dei bambini verso le verdure: i contorni, fatta eccezione per le patate, ottengono quasi sempre il pollice verso, soprattutto se prevedono carote al vapore, cavolfiore, finocchi e radicchio rosso. 
I dati, raccolti a novembre su un campione di 10 scuole, evidenziano anche l’entità degli scarti, con un valore medio intorno al 35% del cibo consegnato. Si tratta di una percentuale piuttosto alta che richiede una correzione di tiro. Alcune modifiche sono già state introdotte, altre sono in via di attuazione. Ad esempio, in alcune scuole si proverà ad anticipare in tavola il secondo e il contorno rispetto al primo piatto, per capire se il dato dello scarto è influenzato dall’ordine in cui le pietanze sono consumate. 
L’obiettivo finale è duplice: migliorare il servizio sotto il profilo del gradimento dei pasti e dello spreco alimentare; fornire ai bambini piatti salutari e legati al territorio, in linea con le esigenze di una corretta e moderna alimentazione.
I risultati si vedranno con i dati della nuova rilevazione avviata all’inizio di quest’anno. Gli istituti coinvolti sono questa volta 15, pari al 26% delle scuole primarie bolognesi.